Spaghetti con le sarde

QB Duepuntozero – Quando il lago di Garda profuma nel piatto

Quanto basta (QB) significa ciò che occorre. E quando all’esaltazione delle ottime materie prime del territorio si accompagna una cucina semplice, diretta e genuina, non serve davvero altro.

Quanto basta significa anche avere il coraggio di proporre piatti con pochi ingredienti ben equilibrati tra loro, senza seguire le mode del momento, fatte di creazioni sempre più complesse, dagli innumerevoli componenti e consistenze.

E al QB Duepuntozero, in una location con splendida vista lago, lo chef Alberto Bertani porta in tavola il Lago di Garda con la passione di chi è originario di Gargnano, uno dei borghi più caratteristici della riviera dei limoni. Agrumi, olive, erbe spontanee, pesce di lago e formaggi delle valli, sono gli elementi cardine della sua proposta e i capperi che raccoglie personalmente suo padre sono il leitmotiv del suo menù.

È Irene Agliardi, l’elegante padrona di casa e sommelier di una cantina che conta 200 etichette sapientemente selezionate, ad accoglierci caldamente e a proporci il percorso di degustazione dei piatti più significativi della cucina dello chef Bertani.

Apriamo con il suo signature dish: tartare di coregone, capperi di Gargnano, limone confit, gel al Chiaretto della Valtènesi e sabbia alla salvia. Un vero e proprio omaggio al lago di Garda in tutte le sue eccellenze enogastronomiche, accompagnato da un Franciacorta Rosé.

Nel cesto del pane home-made spiccano il pugliese con farina di semola e farina Petra 9, sfiziose roselline sfogliate al burro con grana e polvere di pomodoro e un’ottima focaccia al grano arso che mi ha subito conquistata.

Segue un hamburger di lingua di vitello, peperoni dolci, salsa verde e maionese al brodo della stessa lingua, filtrato e ridotto, dopo che questa è stata cotta a bassa temperatura con alcune verdure. L’abbinamento è con un interessante Chardonnay Omina Romana del 2015 che si sposa molto bene.

Arriva quindi il momento di uno spaghetto trafilato al torchio, saltato con sarde del Garda, limoni confit, polvere di pane e capperi di Gargnano. Sapidità e profumo in equilibrio perfetto. Le sarde sono state conservate sotto sale e poi sciacquate nel vino bianco.

Straordinario il piccione fumé in due cotture: coscia e ala sono cucinate a bassa temperatura e poi rosolate, il petto è affumicato al rosa, il tutto accompagnato da scalogni glassati, zucca e salsa al whisky torbato. Piatto abbinato a un calice di Brunello di Montalcino.

Per concludere in bellezza ecco l’omaggio al lago di Garda, la crostatina Gargnano amor mio al cremoso cioccolato avorio e limone, capperi sabbiati con meringa bruciata e caramello sabbiato ai capperi. Se vi sembra strano trovare i capperi in un dessert, ricordate che Massimo Bottura li mise anche nella sua crostatina al limone, uno dei suoi piatti più celebri.

Buonissima anche la torta di rose con salsa alla vaniglia, dopo la quale ci tuffiamo nella piccola pasticceria degustando tartellette al cedro, biscotti sablé alla nocciola e caramello, una crema di caffè con panna e cantuccini al pistacchio.

A chiudere la degustazione il profumato limoncello con i limoni della riviera.

E questo è quanto basta per ritenersi davvero felici e soddisfatti.

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