Un viaggio in Irlanda

Siccome alcuni amici e colleghi stanno cercando un volo per raggiungere l’Irlanda il giorno di San Patrizio (17 Marzo), ho deciso di condividere i lati salienti del mio “seppur antico” viaggio in Irlanda.
Sicuramente molti si fermeranno solo a Dublino, tuttavia quella non è l’Irlanda, o meglio è solo un suo piccolo assaggio.
Ne approfitto allora per illustrarvi il tour che ho fatto personalmente e che consiglio a tutti voi: 10-15 sono almeno i giorni necessari per compiere al meglio questo viaggio.

Atterrati a Dublino e visitata la città per un giorno e mezzo, si affitta una macchina e si inizia il suo intero giro in senso orario. Dopo un giro al famoso Zoo di Cork, dove ho fatto amicizia con dei simpaticissimi lemuri :-), è stata la volta di Killarney, una cittadina di altri tempi.
Vi consiglio almeno due notti a Killarney (Contea del Kerry) dormendo a casa di famiglie irlandesi circuito Irish Homes. Se siete a Killarney non potete non visitare il Killarney National Park, ovviamente in bicicletta 🙂

Proseguite ora alla volta delle rovine e resti della Penisola di Dingle, passeggiando anche su qualche spiaggia che si apre sull’Oceano. Poi proseguite verso le famosissime Cliff Of Moher’s, le altissime scogliere a picco sul mare!!! Pernottare nel semideserto Villaggio di Doolin (Contea del Clare) donerà all’atmosfera qualcosa di magico. Il villaggio di Doolin, segnalato su alcune mappe come “Fisherstreet”, è la mecca irlandese della musica folk, le cui note echeggiano nei numerosi pub, tra cui l’O’Connor’s, il McGann’s e il McDermott’s. Senza la musica Doolin sarebbe un luogo desolato e disperso, sebbene dal suo molo si abbia la possibilità di imbarcarsi per Inisheer, la più piccola delle Isole Aran. A Doolin consiglio di dormire al Doolin Cottage http://www.family-homes.ie/view_more.php?id=146

Se riuscite, visitate il Burren, regalatevi una giornata alle Isole Aran e dirigetevi verso un paesaggio ancora diverso: la prateria e i cavalli del Connemara!! Molto carina la casa in cui ho sostato appena fuori dal paese di Clifden: la Tower View http://www.family-homes.ie/view_more.php?id=333

Ecco che stiamo salendo verso nord e pian piano abbandoneremo l’Eire per entrare nell’Ulster. Il paesaggio diventerà improvvisamente da campestre a urbano e le autostrada ruberanno il posto delle stradine irlandesi. Sarà una gioia per la nostra auto, un po’ meno per i nostri occhi. Però ci stiamo avvicinando alle….Giants Causeway!! (Contea di Antrim). Le Giant’s Causeway, sulla costa settentrionale dell’isola sono la principale attrazione naturale dell’Irlanda del Nord: più di 40000 antichissime colonne di basalto esagonali, composte da pezzi più piccoli, emergono dal mare e si ergono sulla costa battuta dal vento. Sono numerose le leggende che spiegano la presenza di queste colonne di basalto. Tra le tante, la più bella racconta che un gigante di nome Finn MacCool si innamorò appassionatamente di una meravigliosa fanciulla che viveva su un’isola del gruppo delle Ebridi, e, per raggiungere la sua amata senza bagnarsi i piedi, costruì il sentiero di pietra che si ammira ancora oggi. Gli studiosi ritengono che la Giants Causeway risalga a più di 60 milioni di anni fa e sia stata prodotta dal rapido consolidamento della lava eruttata da un vulcano.

Prima di proseguire oltre, se siete coraggiosi, provate il ponte di Carrick-a-Rede. Appeso 25 metri sopra il mare, sul canalone che divide l’isola rocciosa di Carrick-a-Rede dalla terraferma, il ponte di corda è una originale e impressionante attrazione turistica. Per attraversarlo bisogna avere molto coraggio e soprattutto non soffrire di vertigini, sebbene ci siano robusti corrimano e reti di sicurezza.

E per finire, prima di tornare a Dublin e riprendere l’aereo di ritorno, non può mancare un assaggio di pura Irlanda del Nord: Derry (detta anche Londonderry), teatro della famosa Bloody Sunday e dei noti sanguinosi conflitti che ne seguirono, e Belfast, capitale dell’Ulster.

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